venerdì 13 novembre 2015

LA TERRA CHE NON C'ERA IL LIBRO DI GIULIO ALFIERI - 3a parte

IN MARCIA VERSO SUD
DA LITTORIA A TERRACINA E A S. FELICE CIRCEO
3.a parte : il 1934 e la grande mappa dell’ISTAT
Il biennio 1934-35 fu decisivo per il risanamento e il popolamento dell’intero Agro Pontino.
Decisivo e assai complesso soprattutto per l’ONC, l’Opera Nazionale Combattenti, e soprattutto il 1934.
Proviamo a capire perché.
Intanto, nel corso del 1934 fu avviata la trasformazione fondiaria di tutto il territorio di proprietà dell’ONC .
Chi ha seguito le “puntate” precedenti (tantissimi in verità, grazie :-)) ricorderà che eravamo rimasti, nel ’33, alla trasformazione fondiaria e all'appoderamento di circa 24.000 ettari.
Bene! Nel corso del 1934 e dei primi mesi del 1935 l’ONC conclude l’opera di trasformazione e di frazionamento in poderi, raggiungendo Terracina da un lato, dove stava sorgendo Borgo Hermada, e S. Felice Circeo dall'altro.
Di fatto, la sua “marcia verso sud” era conclusa!
Ma una speciale mappa, grandissima ed eccellente per dettagli e precisione (1:50000, 1 cm = 500 m, fate voi il conto della sua grandezza :-)), realizzata dall'ISTAT in quella stessa epoca, ci dice che, ancora a fine ’34, ampie aree erano in fase di trasformazione o di appoderamento.
Molte zone dell’area centrale, quella dove sarebbe sorta Borgo Vodice, fino all'Appia. Varie zone estese che sarebbero rientrate, l’anno successivo, nella competenza sia di Borgo Hermada, sia di Borgo Montenero. Una porzione di territorio litoraneo a nord di Sabaudia, verso Borgo Grappa … Persino una fascia di territorio a ovest di Borgo Podgora, a cavallo del “Canale Mussolini”, in una zona ormai già discretamente “antropizzata”, cioè abitata, con insediamenti, con un minimo di infrastrutture e servizi essenziali.Addirittura, la mappa ISTAT ci dice che qua e là restavano ancora da avviare interamente i lavori successivi al passaggio della bonifica. A ovest di Borgo Bainsizza, per esempio, quindi con poderi confinanti con zone ad altissimo tasso di “esposizione al rischio malarico”, come si direbbe oggi (ma anche allora si diceva così …).
E poi a nord di Borgo Sabotino, con coloni vicini già presenti dal ’32 o dall'inizio del ‘33, nella striscia di terra che va dallo sbocco in mare del “Canale Mussolini”, a Foce Verde, fino quasi al confine del territorio di Nettuno.
Terre, quelle, ancora da zanzare anofele e malaria, non per uomini, donne e bambini, bisognerebbe aggiungere … In sostanza, l’ONC aveva avuto tempo dal dicembre ’31 alla fine del ’33 per arrivare all'appoderamento di 1400 poderi distribuiti su 24.000 ettari e all'assegnazione di tanti fra essi.  

Si ritrovava invece nel ’34 con mezzo territorio ulteriore non ancora pronto, o non del tutto pronto, con la pressione politica romana e dal nord-est per trasferimenti di coloni al ritmo serrato del ’33, con le necessità di raccordo tecnico con le Università Agrarie e i latifondisti in piena fase di risanamento anche loro, con la gestione organizzativa dei coloni già arrivati, con la “contabilità” dei poderi pronti ma non ancora assegnati, con le visite di Stato di delegazioni da molti Paesi per capire che fosse questo esperimento italiano di insediamento rurale (nel ’33 c’era stata addirittura quella …. dell’Unione Sovietica!!!), con un esercito di inviati della stampa di mezzo mondo …. Un baillame, insomma!!
Un "porto di mare", come scrivo nel libro "La Terra che non c'era".
E non solo… Occorrerebbero dieci post per descrivere tutto ciò che accadde nel 1934…
Littoria divenne provincia, inaugurata da Mussolini con il famoso discorso “Camerati di ogni parte della penisola, un’altra provincia si aggiunge oggi all'Italia!...”Noi siamo usi fare ciò che avevamo promesso!”
La provincia acquisì il territorio della futura Aprilia a nord e alcuni Comuni dalla ex provincia di Caserta a sud: Gaeta, Fondi, Minturno tra i principali, oltre alle isole di Ponza e Ventotene.
Ma il 1934 fu anche (forse soprattutto) l’anno di Sabaudia, inaugurata il 15 aprile dal Re e dalla Regina.
Ne ho già parlato, chi vuole saperne di più può leggere i miei post di agosto …
Oggi pubblico una “chicca”: le piante topografiche di Sabaudia e dei dintorni con il dettaglio del percorso della visita dei Reali, la mattina a Sabaudia e il pomeriggio nelle aree circostanti, in visita nei villaggi operai e nei cantieri.
Seguite le frecce del percorso e gli orari indicati Emoticon smile E’ proprio così che si organizzano ancora oggi il cerimoniale e la sicurezza delle visite più importanti!
E ancora: fu completata Borgo Pasubio, compresa la scuola elementare che sarà utilizzata all’inizio anche da Pontinia; furono quasi terminate Borgo Hermada e Borgo Montenero; si definì il progetto di costruzione di Pontinia (1935) e il primo progetto di Borgo Vodice ; tutti gli altri Borghi esistenti e tutte le Aziende agrarie dell’ONC “entrarono a regime”, come diremmo oggi … Ma nonostante tutta questa oggettiva complessità, il sud, Terracina e il Circeo, furono raggiunti, seppure con le terre non ancora del tutto risanate o non appoderate in quell'anno.
La più grande opera pubblica mai realizzata in Italia stava per compiere il passo finale!
L’indimenticabile, amatissimo Presidente Pertini raccontava che Treves, altro storico dirigente del Partito Socialista perseguitato da Mussolini, gli diceva in quegli anni: “Sandro, se questo continua così siamo fregati …” , riferendosi ovviamente a Mussolini.
“Ma purtroppo sappiamo che poi non continuò così … “ usava aggiungere il Presidente quando ne parlava…
E naturalmente arrivarono i coloni! 
E non si poteva dire troppi no, andavano sistemati!
Qualcuno provvisoriamente assegnato o aggregato ad un podere, mentre quello di designazione definitiva si preparava … Chi per pochi giorni, chi per qualche mese o quasi un anno ….
Ne arrivarono meno che nel ’33, perciò, ma pur sempre centinaia e centinaia di famiglie…
Avevamo lasciato i Ferraresi alla stazione di Sezze, l’ultimo scaglione del ’33, il giorno 27 dicembre (l’elenco lo trovate sulla pagina “Giulio Alfieri”, post del 13 ottobre). Nemmeno il tempo di fare Capodanno ed ecco di nuovo il primo scaglione, 3 gennaio, i Testoni e i Braghini in testa!
Più di 100 da Ferrara e da un numero elevato di comuni della provincia, soprattutto da Codigoro, Copparo, Lagosanto, Mesola, Bondeno, Mezzogoro, Berra, Massafiscaglia, Migliarino …. Ma ne dimentico senz’altro altri ancora Emoticon smile
L’ONC li destinò in tutte le nuove aree che si andavano risanando, soprattutto a Borgo Pasubio e in quelle del futuro Comune di Pontinia, e poi a Sabaudia, Borgo Hermada, Borgo Montenero, Vodice...
Ma escluse le zone ancora libere di Littoria e dei suoi Borghi, con un’eccezione per Borgo Faiti.
Facciamo una rapida carrellata su qualche altro arrivo, qualche altra curiosità …
Circa 90 le famiglie Padovane nel ’34, con gli arrivi concentrati nella prima parte dell’anno (78 nel solo primo semestre). Il che significa che tra novembre ’32 e fine ’34 c’erano già ben più di 3.000 Padovani in Pontino!50 famiglie da Verona nel solo mese di dicembre di quel 1934, altrettante all’incirca da Treviso, quasi tutte negli ultimi mesi, sempre a causa delle difficoltà di reperimento di appezzamenti già pronti nella prima parte dell’anno.Più di 40 da Roma, cioè dai paesi collinari posti a sud e a sud-est di Roma, più vicini all'Agro Pontino.
Per alcuni di questi gruppi, e per altri a partire dai Vicentini, le grandi ulteriori ondate di arrivi si verificarono proprio nel 1935, quando tutto il territorio pontino era ormai risanato e in maggior numero i poderi disponibili, compresi quelli via via lasciati liberi dalle famiglie che non ce la fecero…
La malaria, altre malattie infettive, malattie respiratorie …E poi le disdette punitive e la politica … “Si prega fornire informazioni sui coloni DAMO Giovanni e BATTISTELLA Domenico”, scriveva in un biglietto l’ONC alle strutture del partito di Treviso.
Inquietante, vero? E non certo per sapere se tifassero per l’Ambrosiana Inter o per il Padova o la Juventus, vi pare? Emoticon smile
Un po’ di nomi di quei coloni ….Tanti con le date di arrivo, ma anche quelli di cui non ho definito ancora la data esatta o è incerta, magari qualcuno sa dirmela ….
E se non trovate chi cercate chiedetemi pure, come sempre ...Emoticon smile
BARBONI EDOARDO, da Codigoro (FE), podere 1527
BARETTA AMBROGIO, da Correzzola (PD), podere 984
BASSO FRANCESCO, da Pressana (VR), arrivato 15.12.34, podere 1925
BEGA GIACINTO, da Berra (FE), arrivato a gennaio ’34 nel podere 1192
BEINAT GIUSEPPE, da MEL (BL), podere 1459
BERTAGGIA ANTONIO, da Cavarzere (VE), arrivo 20.2.34, pod. 1175
BEZ PIETRO, da Longarone (BL), podere 1717
BONALDO PIETRO, da Roncade (TV), arrivo il 15.12.34, podere 1935
BRAGHINI GIUSEPPE E PASQUINO, da Ferrara, arrivato 3.1.34, podere 1371, poi 2074
BRANDANI GIUSEPPE, da Bondeno (FE), dic.34, podere 1498
BRISOTTO ANTONIO, da S.Lucia di Piave (TV), 13.12.34, podere 1991
BURARO TEODOLO, da Valdagno (VI), gennaio 1034, podere 1168
CANDIDO ERNESTO, da Fiume Veneto (PN), podere 1863
CAPOZZI LINDO, da Migliarino (FE), marzo 1934, podere 1187
CARGNELUTTI GIOVANNI, da Gemona (UD), podere 1454
CARGNELUTTI PIETRO, da Gemona (UD), podere 1455
CARIANI ENNIO, da Ferrara , arrivato a febbraio 1934, podere 1455
CARPANESE NATALE, da DUE CARRARE (PD), 13.12.1934, podere 1987
CAVAZZINA ROMEO, da Ferrara, arrivo 3.1.1934, podere 1301
CAZZANTI GAETANO, da Ferrara, arrivo a febbraio ’34, podere 1204
CECCATO RAIMONDO, da Piazzola sul Brenta (PD), podere 1095
CECCATO ISIDORO, da Piazzola sul Brenta (PD), podere 1769
CENEDESE VITTORIO, da Susegana (TV), arrivo il 13.12.1934, podere 1977
CENGIA AUGUSTO, da S.Giovanni Ilarione (VR), podere 1275
CONFORTO DANTE, da PADOVA, podere 1549, marzo 1934 ?
DE CESERO ALESSANDRO, da Longarone (BL), podere 1716
DEMIN GINO, da Piazzola sul Brenta (PD), podere 1866
DOTTO PIETRO, da Paese (TV), 28.10.1934, assegnato al podere 1936
FAGARAZ LUIGI, da Mareno di Piave (TV), 29.10.1934, podere 1902
FANTI LUIGI, da Serravalle (FE), gennaio ’34, podere 1202
FAVERO ANGELA, da Quinto (TV), 28.10.34, podere 1944
FELLONI PRIMO, da Berra (FE), gennaio ’34, podere 1144
FERGNANI ENEA, da Ferrara, gennaio 1934, podere 1091FRANCESCONO DOMENICO, da Montebello Vicentino (VI),
arrivato tra novembre e dicembre 1934, assegnato al podere 1713
FRIGHI EDMONDO, da Migliarino (FE), marzo ’34, podere 1205
GALLERANI ANGELO, da Cento (FE), dicembre 1934, podere 6
GHIRARDELLI ELVIRO, da Ferrara, febbraio 1934, podere 1209
ISOTTON GIO BATTA, da Mel (BL), podere 1846
LIBANORI GIUSEPPE, da Portomaggiore (FE), febbraio ’34, podere 1208
LORIATO ANGELO, DA Resana (TV), 13.12.1934, podere 2000
LUCCI VENERANDO, da Berra (FE), gennaio 1934, podere 1141
MARANGONi ALFONSO, da Migliarino (FE), marzo ’34, podere 1219
MASCHIETTO GIOVANNI, da Fontanelle (TV), arrivo il 13.12.34, podere 2006
MASCHIETTO LUIGI, da Vazzola (TV), 30.10.1934, podere 2008 bis
MASER ERNESTO, da Piombino Dese (PD), podere 996, febbraio 1934?
MASTELLARO GIOVANNI, da Arre (PD), 12.2.1934, podere 1080
MICHELETTI VALENTINO, da Mesola (FE), febbraio ’34, podere 1194
MONETTI MOSE’, da Vigonovo (VE), 13.12.1934, podere 1934
PAROLIN SANTE, da Cittadella (PD), podere 1000
PASOTTO GIOVANNI, da Trevenzuolo (VR), podere 1410
PIRANI VITTORIO, da Ferrara, dicembre 1934, podere 1279
PIVA UGO, da Copparo (FE), gennaio ’34, podere 1220
RADOGNA ANGELO, da Porcia (PN), podere 1555
RAFFAELLO LUIGI, da Fagagna (UD), podere 1456
ROSSATO UMBERTO, da Gazzo Veronese, arrivato a dicembre 1934, podere 1820.
(Il figlio Luigi ebbe poi assegnato un proprio podere, come per tanti altri)
ROSSETTO PASQUALE, da Maserada (TV), podere 1903
SARTORI FERMO, da Veggiano (PD), podere 1734
SOFFIATI ABRAMO, da Correzzola (PD), podere 1939
SPILLAN PIETRO, da Valdagno (VI), gennaio ’34, podere 1166
STAGNI CELSO, da Migliarino (FE), arrivato a febbraio 1934, podere 1213
STEVANELLA BALLIFERO, da Terrazzo (VR), (febbraio 1934 ?), podere 605
TARGA DOMENICO, da Cavarzere (VE), 20.2.34, podere 1176
TESTONI ANGELO, da Ferrara, 3.1.34, podere 1254
TOGNATO ORTIDORO, da Pontelongo (PD), (ottobre ’34?), podere 1568
TURCATO GIOVANNI, da Naverlè (TV), 13.12.34, podere 1982
VALVASSORI LUIGI, da Sesto al Reghena (PN), podere 1859
ZANELLATI GIOVANNI, da Ostellato (FE), marzo 1934, podere 1188
Ma ne pubblicherò tanti altri quando parlerò di Pontinia, di Borgo Hermada e di Borgo Montenero. Calma! La "marcia verso sud" non è ancora finita...
Emoticon smile
[Pubblico un particolare di quella mappa dell’ISTAT.
E ringrazio Emanuele Bonaldo e Claudio Cassoli per le foto che hanno voluto mettermi a disposizione, compresa quella della visita della delegazione sovietica (Cassoli). Quelle di persone e famiglie sono di Bonaldo, quelle del territorio di Cassoli. Grazie anche a Massimo Leocata, tra le tante che mi ha “passato” pubblico la pianta dell’Agro Pontino realizzata dal Ghigi nel 1781 e un particolare dell’area del Monte Circeo.
Un grazie particolarmente sentito anche a Cristina Simoni (l’insegna in marmo “ONC Opera Nazionale Combattenti PODERE 1327” dei Simoni e il frontespizio del contratto di assegnazione del podere ai Viadana, suoi nonni materni) e a Serena Francesconi, che mi ha mandato anche lei cose splendide dalla preziosa biblioteca di famiglia. Pubblico oggi il frontespizio di uno studio tedesco del 1938 sull’esperienza pontina (c’è scritto: “Delle opere di bonifica e delle modalità di appoderamento … ecc” e foto tratte dallo stesso studio, a proposito dell’attenzione internazionale …]



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